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INTERVISTE SUL SOVRAPPESO al Prof. Massimiliano Noseda

INTERVISTE SUL SOVRAPPESO al Prof. Massimiliano Noseda - EDUCAZIONE ALLA SALUTE

 

Scorri la seguente pagina per leggere le interviste rilasciete su autorevoli quotidiani e riviste dal Prof. Massimiliano Noseda sui temi:

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SOVRAPPESO E ALIMENTAZIONE: Intervista al Prof. Massimiliano Noseda

SOVRAPPESO E ALIMENTAZIONE: Intervista al Prof. Massimiliano Noseda - EDUCAZIONE ALLA SALUTE

 

 

Salute e Benessere: affidiamoci agli esperti per scendere di peso in modo sicuro e mangiare meglio

SOVRAPPESO E CHILI DI TROPPO: COME RIDURLI EFFICACEMENTE A TAVOLA

Intervista pubblicata sul quotidiano LA PROVINCIA DI COMO  in data 29 marzo 2015

 

 

I chili di troppo cominciano ad essere troppi ? cosa puoi fare per mangiare meglio e recuperare la forma perduta ? Ne parliamo con il Prof Massimiliano Noseda.

 

Il calo di peso si consegue classicamente attraverso due strategie: la riduzione dell’introito alimentare e l’aumento dell’attività motoria. Tuttavia, il discorso è un po’ più complesso in quanto in entrambi i casi è bene intervenire non solo quantitativamente ma anche qualitativamente ovvero sapere cosa mangiare e cosa preferire, oltre che quanto e come muoversi. Pertanto risulta fondamentale modificare le proprie abitudini a breve e a lungo termine per raggiungere e mantenere i risultati desiderati. Approfondiamo oggi il discorso alimentare

 

Quali sono le strategie migliori e più durature ?

Digiuni o diete drastiche, oltre ad essere poco salutari, sono molto sacrificanti e mettono a dura prova l’organismo, anche dal punto di vista psichico, che tende a rigettarle e a tornare alle abitudini pregresse in breve tempo. Fondamentale risulta invece lavorare sulla corretta informazione dell’utente in modo che sappia autonomamente riconoscere i propri errori, siano essi alimentari o motori, correggerli ed adottare gradualmente nuove abitudini e stili di vita facendo in modo che questi diventino a breve naturali e consolidati. E’ così possibile prevenire o controllare nel tempo patologie di tipo cardiovascolare come l’ictus, osteoarticolare come l’artrosi e metabolico come l’ipercolesterolemia o il diabete.

 

Quali sono i principali consigli alimentari per perdere peso ?

Quantitativamente parlando, l’introito deve essere stimato sulla base del metabolismo basale e delle attività lavorative o sportive svolte durante la giornata del particolare individuo. Un uomo avendo una massa muscolare maggiore consumerà verosimilmente di più rispetto a una donna a parità di peso totale; un lavoratore sedentario avrà necessità energetiche minori rispetto a un muratore; lo stesso dicasi per un arciere o uno schermidore se paragonati ad un maratoneta o a un ciclista.

E’, inoltre, importante suddividere l’introito alimentare mediamente ogni 3 ore in circa 5 somministrazioni giornaliere nel seguente modo: 20% a colazione, 35% a pranzo, 25% a cena, 10% nello spuntino di metà mattina e 10% in quello di metà pomeriggio. Ciò consente di prevenire improvvisi cali energetici e senso di affaticamento, evitare attacchi di fame che possono vanificare in un attimo le rinunce pregresse e cercare non arrivare ai pasti principali con un eccessivo appetito. Fondamentale sarà quindi una buona prima colazione sia per mantenere un metabolismo attivo sia per ripristinare le riserve spese durante il digiuno fisiologico notturno, compresa l’acqua che nelle 24 ore dovrebbe essere di 40 ml per kg di peso corporeo. Qualitativamente la colazione potrebbe prevedere proteine vegetali come quelle della soia e carboidrati complessi come quelle dei cereali integrali in grado di garantire un livello di energie giornaliera costante cercando di evitare l’assunzione di zuccheri semplici con conseguente picco glicemico ed alternanza di momenti up and down.

 

In cosa consiste la paleodieta da molti proposta per rimanere in forma ?

E’ sicuramente le diete più in voga attualmente, in quanto consente di asciugarsi in tempi abbastanza rapidi. Si tratta di un regime alimentare simile a quello dell’uomo primitivo. E’ basato principalmente sul consumo di carni magre come pollo, tacchino e pesce, come fonte primaria di proteine, e di frutta e verdura per le fibre, i microelementi e i carboidrati concentrando l’assunzione di quest’ultimi soprattutto nella prima parte della giornata.

 

Come è possibile scegliere alimenti in modo salutare ?

E’ importante ricordare che il potere calorico di un alimento, anche di un frutto, dipende non solo dalla tipologia anche dalle sue dimensioni e dal suo grado di maturazione. Pertanto è bene sapere che la frutta secca è generalmente più calorica di quella fresca ma anche che, a parità di dimensioni e tipologia, una mela quasi matura è meno calorica di una molto matura.

 

Altri consigli ?

La dieta, qualunque essa sia, deve essere innanzitutto varia e rispettosa dei gusti dell’individuo per poter essere protratta nel tempo con successo e costanza.

 

Cosa è bene fare per scendere di peso ?

E’ fondamentale affidarsi ad un medico specialista esperto che sia in grado, oltre che di evidenziare e gestire le eventuali patologie associate, anche di impostare e monitorare nel tempo un programma alimentare e motorio personalizzato. Altrettanto importante è però la costanza del paziente nel seguirlo poi nel tempo.

 

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SOVRAPPESO E MOVIMENTO: Intervista al Prof. Massimiliano Noseda

SOVRAPPESO E MOVIMENTO: Intervista al Prof. Massimiliano Noseda - EDUCAZIONE ALLA SALUTE

 

 

Salute e Benessere: affidiamoci agli esperti per muoverci meglio e scendere di peso in modo sicuro

SOVRAPPESO: COME RIDURLO EFFICACEMENTE MUOVENDOCI

Intervista pubblicata sul quotidiano LA PROVINCIA DI COMO in data 26 aprile 2015

 

 

I chili di troppo cominciano ad essere troppi ? cosa possiamo fare per muoverci meglio e recuperare la forma persa? Ne parliamo con il Prof Massimiliano Noseda.

 

Le riduzione del peso corporeo si consegue classicamente attraverso due strategie: l’aumento dell’attività motoria e la riduzione dell’introito alimentare. Il discorso è però molto più complesso in quanto in entrambi i casi è bene intervenire non solo quantitativamente ma anche qualitativamente ovvero sapere quanto e come muoversi, oltre che cosa e come mangiare. Quindi, in ultima analisi, è importante modificare le proprie abitudini, ludiche o lavorative, sia a breve sia a lungo termine per raggiungere e mantenere i risultati auspicati. Approfondiamo oggi il discorso motorio.

 

Perché è importante muoversi ?

Perché attività sportive sporadiche o inesistenti, così come abitudini di vita sedentarie, costituiscono un importante fattore di rischio per molte patologie di tipo cardiovascolare come l’ictus, osteoarticolare come l’artrosi e metabolico come l’ipercolesterolemia o il diabete. Fondamentale risulta quindi lavorare su una corretta informazione dell’utente in modo che sappia autonomamente riconoscere i propri errori, correggerli ed adottare gradualmente nuove abitudini e stili di vita facendo in modo che questi diventino a breve naturali e consolidati.

 

La bilancia è una buona amica ?

No, contrariamente a quanto si pensa. Sia che si voglia aumentare la massa muscolare o che si voglia dimagrire, la bilancia si limita a darci un valore complessivo senza distinguere tra muscolo e grasso. Il giovane che inizia un’attività di pesistica vorrebbe aumentare il muscolo e non l’adipe mentre la ragazza che desidera dimagrire vorrebbe magari ridurre solo la massa grassa e non quella magra, se è già di costituzione minuta. L’impedenziometro è invece il vero amico del nostro corpo in quanto permette di distinguere la massa magra dalla grassa e quindi di definire correttamente il quadro di partenza e di monitorare i risultati nel tempo. Oggi vi sono in commercio molti modelli che effettuano il calcolo in modo automatico, senza particolari competenze tecniche. Adottando semplici accortezze, come quella di non usarlo dopo la doccia in quanto la maggior idratazione cutanea potrebbe falsare il risultato, è utilizzabile da chiunque, proprio come una bilancia, ma con un’utilità sicuramente superiore.

 

Ci sono altre credenze che è bene sfatare ?

Si. Un’altra finta amica da conoscere è la sauna. Consente infatti di perdere solo liquidi ma non grasso, costituendo anche un possibile rischio per il soggetto cardiopatico o con problemi vascolari degli arti inferiori come edemi o varici. Facciamola al massimo, dopo parere medico favorevole, per rilassarci e senza esagerare incrementando gradualmente i tempi di esposizione, qualora ovviamente non sussistano controindicazioni.

 

Quali sono i principali consigli motori per perdere peso ?

Classicamente si sono sempre consigliate attività aerobiche ( cyclette, tapis roulant, remoergometro, cicloergometro, cross trainer, etc ) in un range di battiti al minuto che dipende dall’età per ottimizzarne l’effetto lipolitico. I più moderni protocolli di lavoro inseriscono però anche un lavoro anaerobico coi pesi in quanto avere più massa magra, ovvero più muscolo, che consente di bruciare una quantità maggiore di calorie, anche a riposo, nel medio e lungo periodo. Inoltre, la tonificazione muscolare, soprattutto se globale, rende il corpo più gradevole e armonico, effetto spesso ricercato e apprezzato da chi intende dimagrire. Servono generalmente tre o quattro sessioni settimanali cercando di privilegiare esercizi multi articolari. E’ importante inoltre sfruttare ogni occasione per muoversi come fare le scale anziché prendere l’ascensore o, quando possibile, andare a piedi anziché in bus o in auto.

 

Come avere un addome scolpito ?

Molti esperti sostengono che “la tartaruga si faccia prevalentemente a tavola”. Questo in quanto gli uomini tendono ad accumulare prevalentemente e facilmente grasso in regione addominale mentre le donne prevalentemente in regione gluteo-femorale. Si dice infatti che i primi hanno una costituzione “a mela” e le altre “a pera”. Pertanto il grasso addominale sarà, soprattutto nell’uomo, anche l’ultimo a scomparire e ciò avverrà solo se anche l’introito alimentare sarà davvero impeccabile. Associare un allenamento motorio in tale regione è però indispensabile per rendere il ventre più tonico e visivamente gradevole.

 

Cosa è bene fare per ridurre il sovrappeso ?

E’ bene effettuare una visita medica specialistica che sia in grado di evidenziare e gestire le patologie associate, oltre che impostare un programma motorio ed alimentare adatto al caso specifico. Non meno importante è però la continua perseveranza del paziente nel seguirlo poi scrupolosamente e nel tempo.

 

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SOVRAPPESO E PSICOLOGIA: Intervista al Prof. Massimiliano Noseda

SOVRAPPESO E PSICOLOGIA: Intervista al Prof. Massimiliano Noseda - EDUCAZIONE ALLA SALUTE

 

SOVRAPPESO: COME RAGGIUNGERE IL CALO PONDERALE TANTO AGOGNATO

Intervista a cura della redazione della rivista PROFILO SALUTE, anno 2017, numero 3, pag. 66-67

Clicca QUI per accedere al sito della rivista e scaricarla in pdf.

 

La bilancia comincia o continua a lamentarsi ? Provi disagio nello spogliarti o nel guardati allo specchio ? La tua immagine riflessa non è quella che vorresti vedere ? Ne parliamo con il Prof Massimiliano Noseda, docente universitario, medico specialista in medicina fisica e riabilitazione, specialista in igiene e medicina preventiva, e consulente di centri medici, strutture riabilitative, palestre e centri sportivi.

Il calo di peso si consegue classicamente attraverso due strategie: la riduzione dell’introito alimentare e l’aumento dell’attività motoria. Tuttavia, il discorso è molto più complesso in quanto l’eccesso ponderale può essere in parte dovuto anche a molti altri fattori come errate abitudini quotidiane in grado di influire sulla nostra immagine corporea e quindi sui nostri rapporti e comportamenti sociali.

 

Il sovrappeso è sempre indice di malattia sottostante ?

Sebbene alcune patologie come per esempio un ridotto funzionamento della tiroide o la presenza di diabete possano sicuramente favorire l’accumulo di peso, nella mia esperienza clinica quotidiana posso senza dubbio affermare che nella maggior parte dei casi è spesso dovuto a cattive abitudini alimentari, motorie e comportamentali di cui tra l’altro il paziente è già spesso più o meno consapevole ma che rifiuta di accettare e modificare. Il fatto di avere una patologia predisponente al sovrappeso non dovrebbe pertanto costituire una ricorrente giustificazione alla sua condizione ma invece una motivazione ulteriore al cambiamento al fine di controllare e risolvere ciò che può diventare o già essere un vero tarlo.

 

Il sovrappeso è solo un problema fisico e sanitario ?

Non solo. Sebbene il sovrappeso possa  rendere più dolorose alcune patologie articolari del rachide e degli arti inferiori per effetto del sovraccarico, spesso si traduce in un problema anche e soprattutto psicologico e sociale. La conseguenza è che molti abbiamo un cattivo rapporto con la bilancia o con lo specchio, rifiutando di pesarsi o rivolgendo lo sguardo altrove in presenza della propria immagine riflessa, oppure rifiutino di recarsi o di spogliarsi in determinati contesti sociali come ad esempio la palestra o la spiaggia dove la nudità ci espone più facilmente al giudizio altrui.

 

Quali sono secondo Lei i passi fondamentali per iniziare il cambiamento ?

La consapevolezza che siamo in primis responsabili della nostra forma fisica e che l’eventuale patologia è spesso uno dei possibili fattori condizionante il peso e spesso non quello realmente determinate fatta eccezione per casi rari ed estremi. Solo accettando i nostri errori, qualche rinuncia e perseverando nell’obiettivo tutti possiamo migliorarla. Affidarsi ad un medico specialista esperto è spesso il primo passo per un’analisi dettagliata della propria situazione volta a indagare possibili condizioni patologiche associate ma soprattutto ad analizzare scrupolosamente e costruttivamente le abitudini di una giornata tipo al fine di modificare positivamente e gradualmente i nostri comportamenti alimentari, motori e sociali. Fondamentale però sarà la collaborazione del paziente e la sua costanza nel mantenere la nuova condotta nel tempo.

 

Non ha pertanto diete standard da proporci ?

No per almeno tre motivi. Il primo che ogni proposta di rieducazione alimentare deve essere altamente personalizzata e partire dalla condizione del singolo soggetto per essere realmente efficace. Come non esiste nessun farmaco che preso alla stessa dose per lo stesso periodo guarisca ogni tipo di paziente, non esiste nessuna dieta miracolosa in grado di fare lo stesso. Il secondo perché proposte eccessivamente sacrificanti tendono a essere rifiutate prima o poi dal soggetto che non riuscendo a sopportare il peso della rinuncia riprende rapidamente la condotta alimentare precedente vanificando in breve tempo i benefici ottenuti. Una dieta deve essere innanzitutto varia, equilibrata e rispettosa anche dei gusti individuali per poter essere protratta nel tempo. E’ infatti più importante avere nozioni generali sulle caratteristiche dei vari alimenti e sul loro effetto sulla salute piuttosto che pesare ossessivamente il cibo o affidarsi a schemi troppo rigidi. La terza che l’aspetto alimentare è solo uno dei determinanti del peso ma non l’unico. Le abitudini motorie del soggetto non vanno infatti dimenticate e vanno corrette ed incentivate simultaneamente.

 

Le emozioni possono influenzare i nostri comportamenti alimentari ?

Certamente. Alcuni soggetti tendono a rifugiarsi nel cibo in presenza di determinate situazioni in cui provano gioia, tristezza, ansia, depressione o paura. Un’attenta valutazione del soggetto deve pertanto considerare, indagare ed individuare anche le situazioni di possibile crisi e rischio individuale al fine di prevenirle e correggerle.

 

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