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Storie del bosco

STORIE DEL BOSCO di Tony Wolf

STORIE DEL BOSCO di Tony Wolf - EDUCAZIONE ALLA SALUTE

 

Clicca QUI o sull'immagine di questo box per vedere l'intervista a Tony Wolf sulla sua carriera di illustratore

 

 

Ci ha lasciato il 18 maggio 2018 all'età di 88 anni, Antonio Lupatelli, in arte Tony Wolf, celebre illustratore di libri per l'infanzia, proprio in questi giorni in cui la sua passione per il genere, che risale gli anni Cinquanta, è celebrata fino a giugno a Genova nei Musei di Nervi in un'affascinante mostra dal titolo "Ciao - Mostra internazionale di illustratori contemporanei" dove un'area a lui dedicata è stata allestita in collaborazione con l'associazione culturale Tapirulan di Cremona.

 

Una vita vissuta tra animali, gnomi, draghi, fate e folletti, che ci ha regalato e continuerà a regalarci innumerevoli emozioni con la sua preziosa eredità di coloratissimi libri diffusi in Italia e in tutto il mondo. Nati dalla sua matita sono, infatti, personaggi indimenticabili come Draguzzo, Draghetto, Pandi e Pingù.

 

Dopo un'iniziale collaborazione con la casa editrice britannica Fleetway, l'autore ha disegnato nel nostro paese per celebri riviste per ragazzi come il Corriere dei Piccoli ma anche per note case editrici come Fabbri Editore e Mondadori. Negli anni Ottanta ha iniziato un proficuo sodalizio con Dami Editore, poi accorpato a Gunti, che oggi conta al suo attivo più di duecento titoli. Una delle sue opere più note e caratteristiche è di certo la saga fantasy "Storie del bosco" che inizialmente prevedeva solo sei volumiStorie del BoscoStorie del Bosco e di GnomiStorie del Bosco, di Gnomi e di Giganti; Storie del Bosco, di Gnomi, di Giganti e di Fate; Storie del Bosco, di Gnomi, di Giganti, di Fate e di FollettiStorie del Bosco, di Gnomi, di Giganti, di Fate, di Folletti e di Draghi.

 

 - EDUCAZIONE ALLA SALUTE

 

Recensione didattica e cultutale. Tutti i diritti del prodotto recensito sono di Tony Wolf e Dami editore

© Riproduzione riservata

BOSCO ADVENTURES: PRINCIPESSA DAI CAPELLI BLU

BOSCO ADVENTURES: PRINCIPESSA DAI CAPELLI BLU - EDUCAZIONE ALLA SALUTE

 

In un periodo come gli anni Ottanta e Novanta in cui romanzi e libri per l'infanzia, appartenenti alla cultura occidentale, costituivano interessanti spunti per l'animazione giapponese, venne creata dalla Nippon Animation una nuova serie a cartoni animati in 26 episodi tra il 1986 e il 1987, ispirata a "Storie del bosco" e intitolata proprio "Bosco adventures" per sottolineare il legame con la nota collana di libri fantasy di Tony Wolf.

 

Non si tratta però di una semplice e passiva trasposizione dei racconti originali ma di una nuova avventura in cui ad alcuni personaggi classici ( animali, gnomi, fate e draghi ) già presenti nell'opera ispiratrice se ne aggiungono di nuovi come la protagonista stessa, ovvero Lucilla, principessa del regno immaginario di Fontainland, oltre a tutta la banda dei cattivi tra cui ricordiamo Mantonero, personaggio tanto incapace quanto autoironico e divertente; Damia, accecata dalla brama di gloria e potere, e Scorpion, il vero villain, ovvero un gigantesco scorpione che vorrebbe trasformare la Terra in una landa arida e disabitata.

 

Nonostante lo sfondo fiabesco e i temi ecologisti trattati, la storia presenta un epilogo malinconico in quanto nell'episodio conclusivo Lucilla, non a caso fata dell'acqua e ribattezzata nella versione italiana "principessa dai capelli blu", dovrà sacrificare se stessa per distruggere il perfido Scorpion e donare nuova vita alla Terra. Una conclusione inaspettata per una fiaba classica da cui ci si attenderebbe il classico lieto fine che in questo caso si raggiunge ma solo con la scomparsa della protagonista. Un finale che però forse appare molto più reale che fantastico in quanto insegna che il raggiungimento di ogni traguardo nella vita ha un prezzo. Per chi ricorda la scena, indimenticabili e commoventi sono le parole di Lucilla prima di sparire definitivamente: "Resterò sempre con voi, ogni volta che mi penserete". Ancora una volta quindi ritorna il tema del viaggio, questa volta verso il villaggio di Fontainland, inteso come strumento di crescita non solo per protagonisti di questa fantastica avventura ma anche per i piccoli telespettatori.

 

La serie giunse in Italia nel maggio del 1988 e venne inizialmente trasmessa su Italia 1 alle ore 20 ogni martedì, giovedì e sabato con puntate dimezzate nella durata temporale per adattarla alle necessità del palinsesto di allora. Tuttavia, per ragioni non del tutto note, non tutte le puntate vennero doppiate. In particolare alcune non lo furono per nulla mentre altre solo in parte. Qualcuno ipotizza che la versione italiana, costituita così da 52 emipuntate, sarebbe diventata troppo lunga e avrebbe ampiamente sforato il mese di settembre quando avrebbe dovuto iniziare la nuova programmazione televisiva e pertanto vennero doppiati solo gli episodi che avrebbero consentito di coprire le necessità del palinsesto estivo fino al 10 settembre. Questo anche in considerazione del fatto che le puntate non proposte non presentano temi o scene che avrebbero potuto essere motivo di censura voluta. Pertanto, neppure nelle repliche della serie andate in onda su Rete 4 nelle estati successive tali episodi inediti vennero trasmessi. La serie risulta essere stata molto popolare in vari paesi europei, come la Francia, la Bulgaria, la Germania, la Grecia, la Spagna, la Polonia e l'Ungheria; medio-orientali, come l'Egitto e l'Israele, e asiatici, come la Corea del Sud. Non è invece mai stata trasmessa in tv negli USA e in Gran Bretagna.

 

 

Recensione didattica e cultutale del Prof. Massimiliano Noseda. Tutti i diritti del prodotto recensito sono di Tont Wolf e Nippon Animation

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PRINCIPESSA DAI CAPELLI BLU: cantata da Cristina D'Avena la sigla italiana

PRINCIPESSA DAI CAPELLI BLU: cantata da Cristina D'Avena la sigla italiana - EDUCAZIONE ALLA SALUTE

 

La sigla italiana "Principessa dai capelli blu", con testo di Alessandra Valeri Manera e con musica e arrangiamento di Massimiliano Pani, fu cantata nel 1988 da Cristina D'Avena e incisa su dischi Five, sia su 45 che su 33 giri ( Fivelandia 6 ).

 

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Tony Wolf: era anche il papà di PINGU

Tony Wolf: era anche il papà di PINGU - EDUCAZIONE ALLA SALUTE

 

I personaggi creati da Tony Wolf sono rivolti principalmente ad un pubblico di età prescolare. Frutto del suo talento creativo è anche il celebre Pingu, protagonista di una serie animata realizzata nel 1986 in Svizzera e scritta dal regista tedesco Otmar Gutmann. In un epoca in cui non esistevano ancora canali tematici dedicati ai più piccoli, come gli attuali Cartoonito e Rai Yoyo in Italia, la serie può essere considerata pionieristica di un genere e un pubblico che troverà un vero spazio in tv solo a partire dal 2012 con l'arrivo del digitale terrestre e l'aumento dei canali televisivi.

 

Tale proposta animata, che prevedeva episodi della durata di circa 5 minuti, ebbe comunque un discreto successo tanto che fino al 2005 ne vennero realizzate ben sei stagioni per un totale di 157 episodi. La serie trovò spazio quindi sui principali canali generalisti nazionali e così andò in onda in Italia sulla RAI, nel Regno unito sulla BBC, nella Svizzera tedesca sulla SF, negli USA su Cartoon Network, in Canada su YTV, in Australia sulla ABC e inFrancia su France 3. Per la realizzazione di tali episodi venne realizzata una tecnica detta claymation o clay animation che sfrutta la plastilina. In pratica consiste nel creare personaggi e sfondi tramite sostanze malleabili e successivamente riprendere immagini singole dopo aver leggermente modificato le posizioni degli elementi nella scena. In tal modo, riproducendo le immagine fisse in sequenza e alla velocità di almeno 10-12 scatti al secondo si ha l'illusione che tali soggetti siano in movimento. Altri esempi di lungometraggi che hanno sfruttato la stessa tecnica di animazione sono ad esempio "Galline in fuga" e "Shaun, vita da pecora".

 

Ulteriore peculiarità di questa serie è il fatto che i personaggi non parlano ma emettono, esattamente come gli animali o i bambini nei primi mesi di vita, una serie di vocalizzi incomprensibili noti come lallazione. E' quindi l'allenamento alla decodificazione dell'espressione non verbale dei personaggi, come la mimica facciale e la gestualità, in associazione al contesto a consentire ai più piccoli di comprendere quanto narrato. In pratica la serie agevola e stimola quelle capacità che i bambini devono attuare quando le loro capacità espressive e comprensive sono ancora limitate e in fase di sviluppo promuovendo una comunicazione basata principalmente sull'intuito. Secondariamente tale scelta narrativa rende il format molto economico e facile da distribuire in quanto non necessita di doppiaggio in altre lingue.

 

Tra il 2004 e il 2009 Dall'Angelo Pictures realizzo ben 12 dvd per l'home video che raccoglievano gli episodi del simpatico pinguino.

 

Recensione didattica e cultutale del Prof. Massimiliano Noseda. Tutti i diritti del prodotto recensito sono di TrickfilmstudioHot Animation e HIT Entertainment

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